sabato 3 luglio 2010

Incappucciamento sì, incappucciamento no

Nel numero di luglio 2010 della rivista “Cavalli&Cavalieri”, a pag.78, a fine articolo (“Un esercizio di decontrazione”), Anna Paprocka Campanella, dressagista di livello internazionale, afferma che: “Nel lavoro del cavallo non ci deve mai essere costrizione, né chiusura dell’incollatura e incappucciamento. La nuca deve trovarsi leggermente sopra la verticale. Queste sono regole di lavoro che secondo me vanno sempre rispettate. Qualunque metodo di lavoro che preveda costrizione è quindi scorretto …” .

A parte il fatto che la nuca, semmai, deve essere il punto più alto e a trovarsi non sopra ma davanti la verticale deve essere il naso, tutto questo non solo è condivisibile, ma anche corretto, dal punto di vista dell’equitazione classica e di tutti i grandi Maestri del passato che ne hanno fatto la storia.
Il problema è che in almeno otto fotografie su dieci il cavallo è abbondantemente dietro la verticale con il naso, e la nuca non è il punto più alto. Nelle rimanenti foto, in una il cavallo è di spalle e non si vede l’incollatura, nell’altra (pag. 76) la nuca è finalmente il punto più alto e il naso è sulla verticale. Quindi solo una foto rappresenta la posizione corretta da lei descritta…
Delle due l’una: o la signora Campanella non sa cosa significa quello che dice o lo sa e se ne infischia, predica bene e razzola male, anche considerando che quel tipo di posizione viene abbondantemente premiata nelle competizioni di dressage.

Inoltre parla del Rollkur, pratica vietata dalla FEI, dice che non lo conosce e non lo pratica, quindi non lo può giudicare, ma poi aggiunge che “questa pratica può essere applicata solo dai professionisti seri, da chi è in grado di farlo e ha l’esperienza necessaria”, dando in qualche modo una legittimità a questa cosa, e magari anche un valore in se stessa, dopo aver appena affermato che il cavallo non si deve trovare nella condizione di essere chiuso nell’incollatura e incappucciato (fra l’altro, tipico risultato del Rollkur).
Come dire: se sei professionista puoi anche praticare un lavoro scorretto. Curiosa questa cosa, no? Se c’è qualcuno che deve dare l’esempio e svolgere sempre un lavoro corretto è proprio il professionista!

Per finire, la FEI ha vietato il Rollkur, ma ha autorizzato il “Long, Deep and Round”. In pratica l’incappucciamento come pratica di lavoro è uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra. Infatti il LDR non è altro che un surrogato del Rollkur: il cavallo è sempre incappucciato, sempre dietro la verticale, anche se magari non ha il naso al petto, e le conseguenze per il cavallo sono nefaste nello stesso modo.
L’ipocrisia dei poteri forti dell’equitazione internazionale si è manifestata così ancora una volta in tutto il suo splendore.

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