giovedì 1 aprile 2010

Cavalli & Cavalieri

Ho mandato una e-mail alla rivista Cavalli&Cavalieri di cui riporto il testo:

"Gentile Redazione,
sono un istruttore della Scuola di Leggerezza e ho apprezzato molto il Vostro articolo apparso sul numero di agosto 2009 “Addestramento o costrizione?”, dove viene presentato Philippe Karl e la sua filosofia di lavoro in maniera chiara e precisa.
Avrei da fare però una precisazione in merito alla posizione della FN, la Federazione Equestre Tedesca, sul documento presentato da Philippe Karl con i suoi nove punti, così come da voi riportato nell’articolo.
Come confermatomi dallo stesso Karl, che ho avuto modo personalmente di contattare nei giorni scorsi, la FN non solo non ha fatto a lui richiesta di produrre il suddetto documento ma non si è nemmeno posta il problema. Tanto che, infatti, ha anche impiegato circa tre mesi prima di dare una qualsiasi risposta, e solo dopo che lo stesso documento è apparso su alcune riviste di settore in Germania.
Quindi questo “avvertire la necessità di cambiamenti...” è semmai proprio del mondo equestre tedesco in generale e non della FN, la quale sente tutto fuorché “la necessità di rivedere il proprio regolamento”! Inoltre, che essa sia, per esempio, alle prese con “conflitti interni generati da problematiche legate al doping” fa giusto intuire quanti e quali siano i problemi di poca pulizia e trasparenza nel mondo equestre agonistico tedesco e purtroppo anche internazionale.
Per la verità Philippe Karl è una vera e propria spina nel fianco del mondo equestre attuale e del dressage in particolare: il suo ultimo libro uscito direttamente in lingua tedesca “Irrwege des Modernen Dressur” (ossia “La deriva del dressage moderno”) è una analisi spietata ma circostanziata e una critica feroce ma motivata, dei dogmi, delle contraddizioni e dei fondamenti equestri ufficialmente riconosciuti oggi. Esso ha suscitato scalpore in Germania (e con le edizioni in lingua francese e inglese anche in tutta Europa e oltreoceano) e ha già pestato non poco i calli alla tecnocrazia equestre tedesca e internazionale.
La risposta della FN ai nove punti del documento, del resto, non fa che confermare una posizione chiusa e irrigidita della dirigenza sportiva equestre, là dove “le sue proposte non possono essere, se non parzialmente, applicate perché non ritenute compatibili con il dressage attuale”, adducendo argomentazioni fumose e banalizzando, oltreché minimizzando i problemi reali.
RingraziandoVi ancora per la bella visibilità che avete contribuito a dare alla Scuola della Leggerezza, peraltro ancora poco conosciuta, Vi porgo i miei più cordiali saluti."

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