domenica 11 aprile 2010
La Madre di tutte le equitazioni
Quando si parla di equitazione classica spesso si pensa ad eccentrici cavalieri, con la paura di saltare e un po’ snob, che montano magari cavalli barocchi, con morsi e speroni ardenti, magari con costumi d’epoca.
Ma in equitazione classica non esiste un particolare tipo di cavaliere, né un particolare tipo di cavallo, e nemmeno un particolare tipo di abbigliamento.
Non si può considerare una disciplina, né sportiva né da lavoro, chi la pratica non si veste con costumi del XVIII sec., può avere stivali da dressage, camperos, ghette o... calzettoni da endurancista.
Si pratica con qualsiasi cavallo, di ogni razza e modello, e si può approcciare qualsiasi sia la sella che si ha sotto il sedere.
Lo scopo dell'Equitazione Classica è quello di fare da base a tutte le discipline equestri, aiuta qualsiasi cavaliere a migliorare la situazione del proprio cavallo indipendentemente da quello che gli fa fare, che sia saltare, correre dietro ai vitelli o uscire in passeggiata.
Quello che avrebbe dovuto fare il Dressage moderno, e che invece ha fallito miseramente nel suo compito, era quello di preservare nella forma e nella sostanza i principi classici equestri. Totalmente stravolti quelli, il Dressage è diventata una disciplina iperspecializzata, che ha bisogno di un certo tipo di cavalli per essere praticata e di molti soldi per poter avere successo, là dove le capacità, il lavoro e la competenza non servono più.
L'Equitazione Classica non fa a cazzotti con le tecniche cosiddette naturali (Parelli, HP, Monty Roberts, ecc.), ne rispecchia in pieno i principi, è complementare ad esse, in ogni caso il rispetto per il cavallo rimane al primo posto.
In Equitazione Classica il cavallo non si usa, non si sfrutta, non è il mezzo, è il fine. Il cavallo si lavora, si plasma , si modella, ci si relaziona.
In Equitazione Classica il cavallo si sente meglio e, spesso, diventa un animale felice.
L'Equitazione Classica si può considerare come la "Madre di tutte le Equitazioni".
Ma in equitazione classica non esiste un particolare tipo di cavaliere, né un particolare tipo di cavallo, e nemmeno un particolare tipo di abbigliamento.
Non si può considerare una disciplina, né sportiva né da lavoro, chi la pratica non si veste con costumi del XVIII sec., può avere stivali da dressage, camperos, ghette o... calzettoni da endurancista.
Si pratica con qualsiasi cavallo, di ogni razza e modello, e si può approcciare qualsiasi sia la sella che si ha sotto il sedere.
Lo scopo dell'Equitazione Classica è quello di fare da base a tutte le discipline equestri, aiuta qualsiasi cavaliere a migliorare la situazione del proprio cavallo indipendentemente da quello che gli fa fare, che sia saltare, correre dietro ai vitelli o uscire in passeggiata.
Quello che avrebbe dovuto fare il Dressage moderno, e che invece ha fallito miseramente nel suo compito, era quello di preservare nella forma e nella sostanza i principi classici equestri. Totalmente stravolti quelli, il Dressage è diventata una disciplina iperspecializzata, che ha bisogno di un certo tipo di cavalli per essere praticata e di molti soldi per poter avere successo, là dove le capacità, il lavoro e la competenza non servono più.
L'Equitazione Classica non fa a cazzotti con le tecniche cosiddette naturali (Parelli, HP, Monty Roberts, ecc.), ne rispecchia in pieno i principi, è complementare ad esse, in ogni caso il rispetto per il cavallo rimane al primo posto.
In Equitazione Classica il cavallo non si usa, non si sfrutta, non è il mezzo, è il fine. Il cavallo si lavora, si plasma , si modella, ci si relaziona.
In Equitazione Classica il cavallo si sente meglio e, spesso, diventa un animale felice.
L'Equitazione Classica si può considerare come la "Madre di tutte le Equitazioni".
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