domenica 4 aprile 2010

Un'ora di stress

Sul numero di aprile 2010 di “Cavalli&Cavalieri”, nota rivista degli sport equestri, c’è un ottimo articolo della dottoressa Emanuela Valle.


Da esso emerge che, secondo uno studio di un’equipe di studiosi francesi specializzati in etologia, i cavalli manifestano più o meno stress (stereotipie tipiche, ballo dell’orso, tic d’appoggio, ecc.) a seconda del tipo di attività che svolgono.

Infatti ”pare che l’ora di lavoro quotidiana e la preparazione specifica a cui vanno incontro (i cavalli, ndr) influenzi il loro benessere anche nelle ventitré ore che trascorrono in box”. In particolare i cavalli che praticano Dressage e Alta Scuola sarebbero i soggetti più coinvolti, rispetto a coloro che praticano altre attività o discipline.

Se vogliamo, è un po’ la scoperta dell’acqua calda, soprattutto se si pensa a che cosa è il dressage oggi e a che cosa sono sottoposti i cavalli da parte di cavalieri che pretendono di lavorarli in piano: incappucciamento costante, redini fisse, speroni forti, compressione continua, mani e gambe insieme tutto il tempo.

Se parliamo di benessere, però, non è così scontato il fatto che al cavallo gli si possono dare tutte le possibili comodità, gli si può prestare la massima attenzione in scuderia, gli si possono dare molte ore di paddock o farcelo addirittura vivere, si può fare attenzione a ogni minima sua esigenza, ma se a questo non segue un lavoro o un’attività che non sia una tortura in piena regola, tutto questo è abbastanza inutile.

Non tutti sono consapevoli di questo fatto, anzi molti si chiedono come mai il proprio cavallo manifesti ombrosità, aggressività, o sia così facilmente soggetto a problemi fisici di ogni tipo, da quelli più banali, come per esempio una dermatite, a quelli più gravi, come una colica, nonostante tutte le attenzioni rivolte: alimentazione sopraffina, stabulazione perfetta, paddock, due coperte d’inverno, spray anti insetti d’estate e chi più ne ha più ne metta.

Il nostro rapporto con lui è certamente al primo posto nella scala dei suoi valori e, se questo non è buono o addirittura è basato sulla violenza fisica e psichica o sulla coercizione, non un’ora, ma anche solo dieci minuti di lavoro scorretto possono risultare disastrosi per la qualità di tutta la sua vita.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails